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"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti ma nell’avere nuovi occhi"

Marcel Proust



“Avere nuovi occhi” e magari anche nuove orecchie e nuovi pensieri ecco un bell’obiettivo per il laboratorio di scrittura in gruppo che verrà presentato sabato 30 settembre a Bra nella sede di Orora alle 15. Questo seminario si propone in veste rinnovata rispetto alle edizioni precedenti. Per la prima volta dopo la lettura e la discussione, si alternerà la scrittura a momenti di lavoro sul corpo, per alimentare uno sguardo nuovo, meno mentale e più radicato nelle sensazioni corporee: sarà sorprendente scoprire come cambia la nostra visione dopo qualche movimento lento e consapevole.



 

A chi si rivolge questa proposta?

A uomini e donne disposti a mettersi in gioco, ad uscire dal già noto per avventurarsi in un paese poco conosciuto.


Come? L’intento è quello allargare il gruppo di lavoro, tradizionalmente quasi completamente femminile, inserendo alcuni elementi maschili, per sperimentare il confronto tra mondi diversi, condizionati da differenti tradizioni culturali che è opportuno riconoscere ed esplorare. Comprendere da dove veniamo ci rende più capaci di guardare alle nostre convinzioni con la consapevolezza necessaria della loro parzialità, così da poter accettare che esistano altri modi di essere. Rimanere disposti alla comunicazione autentica solo con chi è come noi, uomo o donna, può far correre il rischio di confondere una visione parziale come l’unica possibile. Scoprire la visione dell’altra metà del cielo e accoglierla, può essere spiazzante in un primo momento ma è l’unica via per aprirsi all’altro e per comunicare con reciproco rispetto e comprensione.

La necessità di lavorare sulla comunicazione tra i sessi sembra necessaria in un momento di transizione quale quello che stiamo vivendo: la società patriarcale da cui tutti veniamo è in crisi ma un nuovo modello stenta a prendere forma; ne consegue una confusione di ruoli che rende tutto più incerto e può dare spazio ad una insana aggressività. Ecco perché è importante riscoprire il coraggio della gentilezza che permette di avventurarsi con la dovuta circospezione in un terreno scivoloso e offre il linguaggio più efficace nell’attuale incertezza



Nel corso della presentazione si potrà sperimentare la modalità di lavoro proposte nel laboratorio e nel caso di interesse a proseguire iscriversi ai tre incontri successivi ( date proposte modificabili 14/ 28 ottobre; 11 novembre ).


Il primo incontro è gratuito, aperto a tutti gli interessati.

Obbligatoria l’iscrizione tramite email a info.orora@gmail.com oppure chiamando al 3280070


Una poesia sul sentimento di Casa che può unire due o più persone:


« […] Una casa, lì, dove mare (inconscio) e spiaggia (conscio) si toccano, in riva. Una casa raccoglie l’amore. La casa psichica tra due Anime (Psychè), una casa al limite dell’inconscio, dello sconosciuto, dove però risiede unione, accoglienza, cum-prensione.
Queste sono le case di più difficile costruzione. Nessuna planimetria ne riesce a scorgere le mura o gli assi portanti che le reggono, eppure sussistono…
All’interno di una di esse vi abitano due solitudini. Uniti non si sa da cosa, si allontanano seppur si desiderano, giocano seppur diventano subito dopo isolate candele nel marasma di flebili luci e ombre; si relazionano ma si evitano, un abbracciarsi per poi riperdersi dettato da complessi fantasmi di paura, paura di incontrare nell’altro qualcosa di proprio…
ma la casa è la stessa.»



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